Nikon AF-S 70-200mm f/2.8 G ED VR II

vs.

Nikon AF-S 70-200mm f/4 G ED VR

 

    Benvenuti a questo mio nuovo test “empirico” di confronto di ottiche di casa Nikon.

    Questa volta il confronto è tra due ottiche zoom, una professionale ed una semi professionale

    Il confronto è dedicato a tutti i nikonisti che vorrebbero prendersi un’ottica zoom medio-tele luminosa senza svuotare il conto corrente bancario e senza rinunciare alla qualità, per questo motivo questo test metterà a paragone il blasonato e professionale af.s 70-200 mm. f. 2,8 G ED Vr II con il nuovo nato di pari estensione focale ma con apertura f. 4 fissa (Nikkor af.s 70-200 mm. f. 4,0 G ED Vr)  per verificare con mano se quest’ultimo sia oppure no il giusto compromesso tra qualità ottica, peso e maneggevolezza.

    Molti si chiederanno “ma tranne la minore apertura massima di uno stop che cosa si perde a livello ottico e di immagine restituita rispetto al professionale f. 2,8?”

    Questo mio modesto articolo cercherà di rispondere a questa domanda.

    Per chi ha già avuto occasione di leggere altri miei precedenti articoli sa benissimo che qui non troverà curve mtf, test da laboratorio o cose di questo tipo ma solamente un test “sul campo”, non sono un tecnico e quelle cose le lascio a loro!

    Venendo alle premesse tecniche il confronto è stato eseguito utilizzando una Nikon D4s su cavalletto Gitzo GT5532LS, testa a sfera in magnesio Manfrotto 488rc2, alzo anticipato dello specchio (per ridurre le vibrazioni) e scatto remoto.

    Oggetto di confronto, come ormai appare evidente, sono;

- il professionale Nikkor AF-S 70-200mm. f. 2,8 G ED Vr II

- il semi-professionale Nikkor AF-S 70-200mm. G ED f. 4 VR  

    Il risultato di questo test casereccio potrebbe risultare ad appannaggio ovviamente del più costoso e professionale f. 2,8, ma, come vedrete, ci saranno delle sorprese. 

Cercherò, per quanto mi è possibile di fornire il maggior numero di informazioni e dati utili a chi sta leggendo!!

     Alcuni dati tecnici:

 

Nikkor AF-S 70-200mm. f. 2,8 G ED Vr II  

Nikkor AF-S 70-200mm.  f. 4 G ED VR  

Focale

70-200 mm.

70-200 mm.

Costruzione

21 lenti in 16 gruppi  

20 lenti in 14 gruppi

Rapporto Macro

0,25 x

0,27 x

Diaframma max.

f. 2,8

f. 4

Diaframma min.

f. 22

f. 32

Autofocus

Motore ultrasonico

Motore ultrasonico

Minima dist. di messa a fuoco

1,40 mt.

1,00 mt.

N. lamelle del diaframma

9

9

Stabilizzazione

Si

Si

Dimensioni

87 x 209 mm.

78 x 178 mm.

Diametro filtri

77 mm.

67 mm.

Tropicalizzazione

Si

Si

Anello treppiede

Si

No (acquistabile a parte)

Peso

1.540 g.

850 g.

Paraluce

in plastica a petali

in plastica a calice

     Come avete appena letto nella tabella con i dati tecnici le due ottiche a confronto hanno molto in comune ma anche diverse peculiarità ad iniziare dalle dimensioni e dal peso che sono di gran lunga inferiori nella versione f. 4,0 pur avendo quasi lo stesso numero di lenti anche se con schema ottico differente, il peso è praticamente la metà, questo grazie soprattutto al minor diametro delle lenti che ha permesso di contenere in maniera significativa il peso a discapito della luminosità massima (che comunque è di solo uno stop inferiore!!). Queste ultime caratteristiche ne fanno sicuramente un obiettivo destinato a chi vuole una certa lunghezza focale ed un peso contenuto per il trasporto magari nelle escursioni in montagna. Certo il fatto che l’anello per il treppiedi vada acquistato a parte non è stata una mossa molto intelligente a mio parere da parte della Nikon, capisco che l’obiettivo può essere usato tranquillamente anche a mano libera però, visto comunque il costo dell’obiettivo, l’accessorio poteva essere incluso nella confezione non avendo un costo significativo.

Entrambe le ottiche sono compatibili con i moltiplicatori che permettono di raggiungere una lunghezza focale di 400mm f. 5,6 per il professionale e di 400mm. F. 8 per il fratellino, in entrambi i casi con l’utilizzo del Teleconverter 2x. Attenzione però che i corpi macchina più datati potrebbero avere dei problemi di messa a fuoco automatica con obiettivi con apertura massima superiore a f. 5,6!!!!

L’enorme vantaggio per la versione F.4 è la distanza minima di messa a fuoco che gli permette una duttilità di impiego assolutamente superiore nelle riprese “ravvicinate” rispetto al suo antagonista di test, come vedrà chi avrà la bontà di continuare la lettura di questo test.

Di seguito, per completezza, si può vedere lo schema ottico di entrambi gli obiettivi:

Nikkor 70-200 mm. F. 2,8 G ED Vr II

 

Nikkor 70-200 mm. F. 4,0 G ED Vr

 

    Le lenti colorate in giallo negli schemi indicano lenti ED, cioè lenti a bassissimo grado di dispersione, come era prevedibile nell’obiettivo più luminoso questo sono di numero superiore.

    Inoltre entrambi gli obiettivi in questione hanno il trattamento delle lenti ai Nanocristalli.

    Infine sia il vecchio che il nuovo modello sono ottiche "if" cioè internal focus, quindi non si allungano durante la messa a fuoco ne la lente frontale ruota a tutto vantaggio dell'utilizzo di polarizzatori. Da notare che anche le dimensioni fisiche dei due obiettivi non cambiano al variare della focale.

    Per rendersi meglio conto delle differenti dimensioni inserisco le seguenti immagini:

    Come si può vedere dall’immagine seguente, anche la tastiera dei controlli è praticamente identica eccezion fatta per un’opzione in più sulla scelta della prevalenza della messa a fuoco presente nell’obiettivo pro.  L’unica vera differenza evidente è nel posizionamento della tastiera, la quale si trova più in prossimità del bocchettone di innesto dell’obiettivo per la versione 2,8 mentre è posizionata più avanzata, tra la ghiera di messa a fuoco e quella dello zoom, nell’obiettivo con apertura massima f.4.

    L’unica altra differenza è sul limitatore di distanza di messa a fuoco che va da 1,4 mt. a 5 mt e da 5 mt. a infinito per il professionale mentre per il semi pro va da 1 mt. a 3mt e da 3mt a infinito.

 

 

Sul campo......  

 

 Venendo ora alla "prova sul campo".

    Iniziamo con il confronto che ha dato risultati più eclatanti: la ripresa ravvicinata………

(Nikkor 70-200 f. 2,8)

(Nikkor 70-200 f. 4,0)

    Le due foto sono state scattare con le due ottiche alla massima focale possibile (200 mm) ed alla minima distanza di messa a fuoco (1,4 mt. per il professionale e 1.0 mt. per la versione f. 4), senza crop, sono stati solo ridimensionati per il web ma il campo inquadrato è quello effettivo, direi che la differenza di area inquadrata è assolutamente imbarazzante a favore della versione f. 4,0, ad onor del vero mi aspettavo un risultato di questo genere ma non credevo fosse così evidente: come è noto ai più, quando fu presentato il professionale f. 2,8 moltissimi criticarono il fatto che, per evitare che il barilotto dell'obiettivo si allungasse durante la zoomata, la perdita di mm. di focale alle distanze brevi era considerevole, qualcuno si spinse anche a dire che alle brevi distanze la focale massima era intorno ai 130 mm. e non di 200 mm.  Sicuramente questa carenza è stata colmata egregiamente con la più moderna versione dello zoom con apertura f. 4,0!!!  Comunque aver guadagnato 40 cm nella distanza minima ha sicuramente giovato.

 

Flare

Veniamo al cosidetto “flare”

(Nikkor 70-200 f. 2,8 a 70 mm)

 

(Nikkor 70-200 f. 4,0 a 70 mm)

 

(Nikkor 70-200 f. 2,8 a 200 mm)

 

(Nikkor 70-200 f. 4,0 a 200 mm)

 

    Mi sento di dire che entrambi gli obiettivi si comportano molto bene, con qualche artefatto in più per la versione f. 4,0 ma comunque di assoluta qualità, le foto a 200mm di focale mostrano in ogni caso un alone iridescente ma la situazione di ripresa è estrema con il sole all’interno dell’inquadratura!!!!

 

Boken

    Questo confronto è sempre una questione opinabile quindi prima di dare il mio giudizio mostro le foto:

(Nikkor 70-200 f. 2,8 a 200 mm)

 

(Nikkor 70-200 f. 4,0 a 200 mm)

 

    Dopo che ognuno si è fatto una propria opinione, mi permetto di esprimere la mia, premesso che per equiparabilità le foto sono state scattate entrambe a f. 4,0 e che per mantenere la medesima area inquadrata la foto con il nuovo f.4,0 è stata scattata ad una distanza maggiore (per il problema di cui sopra relativo al professionale) lo sfocato del nuovo f.4 è decisamente più “nervoso” forse dovuto anche alla maggiore distanza dalla quale si è scattato, il boken del professionale anche se chiuso di uno stop a f. 4 risulta più gradevole senza alcun dubbio. A questo punto mi è sembrato d’obbligo eseguire il medesimo test scattando con il nuovo f.4 sempre a 200mm e sempre a tutta apertura ma alla stessa distanza di ripresa del professionale sacrificando il campo inquadrato che ovviamente risulta inferiore.

    La musica è decisamente diversa, sicuramente lo sfocato è più cremoso ed è molto simile a quello visto nello scatto eseguito con il professionale a parità di condizioni.

Ora veniamo alla prova comparativa vera e propria: questa è l'area "full frame" oggetto del test ripresa a 70 mm. (giusto per avere un’idea del soggetto del test), il confronto è stato eseguito impostando diverse aperture di diaframma a 70mm, 105mm., 135mm., 200mm., a 280 mm. (con utilizzo del Teleconverter 1,4x seconda versione) e a 400 mm. (con utilizzo del Teleconverter 2,0x terza versione).

 

 

    Per un confronto il più attendibile possibile ho fotografato la medesima scena (ovviamente l’area inquadrata diminuisce man mano che la focale aumenta) a tutte le aperture con entrambi gli obiettivi, ho poi provveduto ad estrapolare i crop del centro, del bordo e dell'angolo dalle immagini così da poterli affiancare e mostrare le differenze. Per facilitare la fruizione di questo test anche a chi non ha un collegamento internet velocissimo non ho inserito le foto direttamente nel testo del confronto ma, clikkando sotto, sulle lunghezze focali evidenziate, potrete vedere ed eventualmente scaricare liberamente tali confronti con crop al 100% senza ridimensionamenti né alcun tipo di post produzione, i file in jpg sono semplicemente come usciti dalla macchina.  

 

Confronto centro dei fotogrammi:

70mm 105mm 135mm 200mm 280mm 400mm

 

Confronto bordi dei fotogrammi:

70mm 105mm 135mm 200mm 280mm 400mm

Confronto angolo dei fotogrammi:

70mm 105mm 135mm 280mm 400mm

 

    A questo punto avrete visto con i vostri occhi la differenza qualitativa delle immagini restituite dalle due ottiche oggetto di questo test, ma mi permetto ugualmente di fare alcune considerazioni.

    Al centro del fotogramma le prestazioni delle due ottiche sono pressoché identiche a tutte le lunghezze focali comprese tra i 70 mm. (quella minima) e i 135 mm. dove il professionale sembra un po’ più definito, e questo leggero vantaggio permane anche alle focali superiori e con i moltiplicatori.

    Passando all’analisi dei crop degli scatti al bordo si può notare che alla minima lunghezza focale (70 mm) il professionale ha un leggero vantaggio a tutte le aperture di diaframma dove risulta un po’ più nitido del suo concorrente, sicuramente la planearità delle lenti è più curata in questo obiettivo, ma già a 105 mm. le differenze non sono percettibili, la situazione non cambia all’aumentare della lunghezza focale neanche con l’utilizzo dei moltiplicatori. Mi sento di dire che da 105 mm in su le foto scattate con i due obiettivi a parità di apertura di diaframma sono indistinguibili, noto solamente una leggera dominante più fredda del professionale rispetto alla versione f. 4.

    Venendo infine all’osservazione degli angoli degli scatti, a 70 mm di focale le foto restituite da un obiettivo rispetto all’altro sono indistinguibili, a 105mm la versione f. 4 sembra leggermente più impastata ma la differenza si assottiglia man mano che si chiude il diaframma sino ad annullarsi. All’aumentare della lunghezza focale e sino a 280 mm (con l’utilizzo del moltiplicatore 1.4x) non ci sono differenze qualitative degne di nota tra le immagini restituite dalle due ottiche, per entrambe di ottimo livello. A 400 mm (quindi con l’utilizzo del moltiplicatore 2.0x) le cose cambiano un po’ a favore dell’obiettivo “pro” che decisamente si comporta molto meglio rispetto al suo concorrente di questo test dimostrando una omogeneità centro angolo ben superiore, come sinceramente era normale aspettarsi.

    A tutte le lunghezze focali il professionale è utilizzabile a tutte le aperture senza grandi perdite di qualità nemmeno al diaframma più chiuso, la versione f. 4 invece soffre di più della diffrazione e quindi alla massima chiusura la perdita di qualità è piuttosto evidente rispetto al concorrente ma assolutamente accettabile, ma basta “aprire” di solo uno stop ed il problema è praticamente risolto.

 

     Non ho proceduto ad un confronto sull’efficacia dello stabilizzatore in quanto caratteristica troppo soggettiva e quindi di poca utilità in questa circostanza, comunque in entrambi gli obiettivi il dispositivo funzione in maniera egregia, l’unica impressione che mi sento di condividere è che scattando con il nuovo f.4 che il gruppo di lenti coinvolto nella stabilizzazione sembra “muoversi” di più nel suo funzionamento ma probabilmente è solamente un’impressione da prendere con beneficio di inventario!!!

 

CONCLUSIONI

    Alla fine della fiera direi che il nuovo 70-200mm f.4,0, ottica che ben si aggiunge alla nuova linea semi pro di Nikon, è un obiettivo di buonissima qualità sia costruttiva che ottica che può dare delle ottime soddisfazioni, sotto alcuni aspetti superiore addirittura alla versione professionale più luminosa se si considera la trasportabilità e l’utilizzo a mano libera anche grazie alla presenza dello stabilizzatore, delle dimensioni e peso contenuti!!  Per non parlare poi del vantaggio in termini di ingrandimento alle brevi distanze di ripresa!!!

    La resa sia al centro dei fotogrammi che ai bordi ed agli angoli è di tutto rispetto anche nei confronti della versione più luminosa oggetto di questo test, direi senza pericolo di smentita, se non si guardano le foto con ingrandimenti esagerati mi sento di dire che difficilmente riuscireste a distinguere le foto scattate con uno dei due obiettivi rispetto a quelle scattate con l’altro.

    Il prezzo a cui è possibile acquistare la nuova ottica è circa la metà rispetto alla versione professionale più luminosa.

    Una cosa che sinceramente mi ha lasciato un po’ perplesso è che sulla nuova ottica (come anche sul nuovo 300mm. f.4) non è in dotazione l’anello per l’utilizzo su cavalletto, acquistabile separatamente!!!!!

    In conclusione, se non siete dei professionisti che sfruttano all’osso l’attrezzatura e se potete fare a meno dello stop di maggiore luminosità della versione professionale (anche perché ormai le fotocamere digitali di ultima generazione permettono di scattare ad altissimi iso senza una perdita esagerata di qualità), il nuovo f. 4,0 è l’ottica per voi, ritengo che non rimpiangerete l’acquisto, tra l’altro è anche più duttile nell’utilizzo alle distanze ravvicinate (come appena detto) permettendo di focheggiare sino a 1 mt. di distanza dal soggetto (rispetto a 1,4 mt del professionale) senza la “perdita di mm” imbarazzante della versione f. 2,8!!!!

    Mi corre l’obbligo di dire che ad oggi è presente sul mercato una nuova versione del 70-200mm f. 2,8, che non ho mai avuto occasione di provare e sulla quale quindi non mi esprimo, faccio presente comunque che il suo costo è quasi il triplo della versione f.4 di questo test, credo quindi, visto il suo prezzo “imbarazzante”, non verrà acquistato da molti se non da professionisti che ne fanno un utilizzo intensivo.

    Spero come al solito che il mio breve confronto abbia chiarito le idee o comunque almeno contribuito a chi sta pensando di prendersi un’ottica di questo range focale mantenendo un occhio al portafogli.

    Critiche e commenti sono sempre graditi!

 

Buona luce a tutti!!!!

 

Finito di elaborare nel mese di novembre 2017.