AF-S DX 17-55mm f/2.8 G ED

 

Benvenuti a questo mio nuovo test “empirico” di confronto di ottiche di casa Nikon.

Come avrete avuto occasione di notare, se si possiede una fotocamera digitale Nikon formato Apc.s, la scelta di ottiche originali di qualità cosiddette “tuttofare” a livello semi professionale o professionale è d’obbligo, bisogna cercare un (ormai datato) Nikkor 17-55mm f. 2,8 entrato in commercio nel lontano 2003, infatti da allora Nikon non ha più presentato ottiche di fascia medio alta in questo range di focali e non ha aggiornato l’obiettivo in questione.

Quindi questa volta il confronto è tra questo zoom ed altre due ottiche professionali per il pieno formato, il Nikkor Af-s 24/70 f. 2,8 G ED, ed il Nikkor Af-s 14/24 f. 2,8 E ED

 

 

 Caratteristiche Ottiche

 Focale

  17-55 mm

 Angolo di campo

  79.5 - 28.9°

 Formato

  APS-C

 Diaframma Max.

  f/2.8

 Lamelle diaframma

  9

 Lenti/Gruppi

  14 elementi in 10 gruppi

 Min. distanza fuoco

  0.36 metri

 Rapporto riproduzione

  0.20x


 Funzionalità

 Tipo di zoom

  Ghiera, interno

 Stabilizzazione

  No

 Focus

  Motore AF a ultrasuoni (Ring-USM)

 AF interno

  Si

 Full Time MF

  Si


 Costruzione e note

 Anello treppiede

  No

 Moltiplicatori

  Non compatibile

 Diametro filtri

  77 mm

 Paraluce

  In dotazione, modello Nikon HB-31

 Tropicalizzazione

  Si

 Peso

  755 g

 Dimensioni

  86 x 111 mm

 

Il confronto è dedicato a tutti i nikonisti che vorrebbero prendersi per la propria fotocamera a formato “ridotto” un’ottica zoom “normale” luminosa senza svuotare il conto corrente bancario e senza rinunciare alla qualità, questo è proprio il punto, l’ottica oggetto del test è ancora all’altezza dopo 15 anni dalla sua presentazione?

Cercherò di rispondere come al solito in modo empirico, confrontando la qualità delle immagini restituite con quelle di ottiche professionali a parità di lunghezza focale e di altre condizioni di ripresa.

Per chi ha già avuto occasione di leggere altri miei precedenti articoli sa benissimo che qui non troverà curve mtf, test da laboratorio o cose di questo tipo ma solamente un test “sul campo”, non sono un tecnico e quelle cose le lascio a loro!

Venendo alle premesse tecniche il confronto è stato eseguito utilizzando una Nikon D7200 su cavalletto Manfrotto 055, testa a sfera in magnesio Manfrotto MH05M0-q2 ed alzo anticipato dello specchio per ridurre al massimo le vibrazioni.

Oggetto di confronto, come ormai appare evidente, sono;

- il Nikkor Af.s DX 17-55 mm. f. 2,8 G ED

- il Nikon AF-S 14-24mm f/2.8 G ED (per le focali 17mm e 24mm)

- il Nikon AF-S 24-70mm f/2.8 G ED (per le focali 24mm, 35mm e 55mm)

Il risultato di questo test casereccio potrebbe risultare di ovvio appannaggio dei più costosi e più recenti zoom per fotocamere a pieno formato, ma, come vedrete, ci saranno delle sorprese. 

Cercherò, per quanto mi è possibile di fornire il maggior numero di informazioni e dati utili a chi sta leggendo!!

 Evito di inserire i dati tecnici delle ottiche prese a paragone perché di scarso interesse e di facile reperimento su internet per chi fosse interessato.

Tutte le ottiche di questo test non sono compatibili con i moltiplicatori di focale. 

Di seguito, per completezza, si può vedere lo schema ottico dello zoom DX:

 

 

  

Le lenti colorate in giallo negli schemi indicano lenti ED, cioè lenti a bassissimo grado di dispersione.

Inoltre il 17-55 è l’unico obiettivo del test che non ha alcun trattamento delle lenti ai Nanocristalli.

Per rendersi meglio conto delle differenze dimensionali inserisco le seguenti immagini:

 

 

Ora veniamo alla prova comparativa vera e propria: questa è l'area oggetto del test ripresa a 17 mm. (giusto per avere un’idea del soggetto del test), il confronto è stato eseguito impostando diverse aperture di diaframma alle focali di 17mm, 24mm, 35mm e 55mm.

 

 

 

 

Per un confronto il più attendibile possibile ho fotografato la medesima scena (ovviamente l’area inquadrata diminuisce man mano che la focale aumenta) a tutte le aperture con il 17-55 ed il 14-24 a 17mm, a 24mm con tutti e tre gli obiettivi (essendo l’unica lunghezza focale comune), a 35mm e a55mm con il 17-55 e con il 24-70, ho poi provveduto ad estrapolare i crop del centro, dei bordi e degli angoli dalle immagini così da poterli affiancare e mostrare le differenze. Per facilitare la fruizione di questo test anche a chi non ha un collegamento internet velocissimo non ho inserito le foto direttamente nel testo del confronto ma, clikkando sotto, sulle lunghezze focali evidenziate, potrete vedere ed eventualmente scaricare liberamente tali confronti con crop al 100% senza ridimensionamenti né alcun tipo di post produzione, i file in jpg sono semplicemente come usciti dalla macchina.  

 

Confronto centro dei fotogrammi:

17mm 24mm 35mm 55mm

Confronto bordi dei fotogrammi:

17mm 24mm 35mm 55mm

Confronto angolo dei fotogrammi:

17mm 24mm 35mm 55mm

 

A questo punto avrete visto con i vostri occhi la differenza qualitativa delle immagini restituite dalle ottiche oggetto di questo test, ma mi permetto ugualmente di fare alcune considerazioni.

17mm

Al centro del fotogramma le prestazioni del 17-55 sono assolutamente migliori rispetto al 14-24 fino all’apertura del diaframma f.8, poi chiudendo ancora il 14-24 risulta migliore soffrendo molto meno della fisiologica diffrazione, dimostrando che lo zoom grandangolare è progettato per un utilizzo paesaggistico e quindi più performante ad aperture di diaframma minori.

Ai bordi le due ottiche sono pressoché identiche a tutte le aperture sino a f. 11 dove prevale il 14/24.

Negli angoli, come era prevedibile, il 14-24 vince a tutte le aperture, bisogna considerare che quest’ultimo è stato progettato per la macchine a pieno formato e quindi, utilizzandolo in formato apc.s come in questo caso, si sfrutta solamente la parte centrale della lente.

24mm

Al centro del fotogramma le prestazioni dei tre obiettivi sono praticamente identiche eccezion fatta per il 24/70 che a tutta apertura risulta il peggiore dei tre.

Ai bordi il 24-70 risulta il peggiore, gli altri due obiettivi si equivalgono con un leggero vantaggio per il 14-24 soprattutto alle aperture minori.

Ai bordi il 14-24 è il migliore, seguito dal 17-55 e dal 24-70.

Direi che la lunghezza focale minima per il 24-70 è il suo tallone di Achille, risulta sempre piuttosto impastato.

35mm

Al centro del fotogramma le prestazioni del 17-55 sono decisamente inferiori a quelle del 24/70 soprattutto alle aperture minori dove lo zoom dx soffre molto di più della diffrazione.

Ai bordi ed agli angoli il 24-70 risulta sempre migliore ma di poco rispetto al 17-55, si può però notare un calo di luminosità evidente per lo zoom dx a tutte le aperture di diaframma soprattutto ai bordi.

55mm

Al centro del fotogramma le prestazioni del 24-70 sono di gran lunga migliori rispetto a quelle del 17-55 dove quest’ultimo risulta piuttosto impastato a quasi tutte le aperture di diaframma.

Ai bordi la resa ottica dei due obiettivi è praticamente identica, sfido chiunque a riconoscere la foto scattate con un obiettivo rispetto all’altro.

Anche agli angoli le prestazioni dei due obiettivi sono praticamente le stesse fatta eccezione per le aperture estreme dove il 24-70 risulta superiore al suo concorrente in forza anche dello schema ottico più recente che può vantare nei confronti dello zoom dx.

 

CONCLUSIONI

Alla fine della fiera direi che il “vecchio” 17-55mm è da considerarsi un’ottica professionale a tutti gli effetti, sicuramente patisce lo schema ottimo piuttosto datato nei confronti dei due concorrenti, non ha trattamenti ai nanocristalli o alla fluorite ma si è comunque ben difeso nei confronti di due ottiche professionali per il pieno formato. Va anche messo in conto che il test è stato eseguito con una D7200 (con sensore da 24 mpx) con una densità ben superiore a quella per la quale era stato progettato l’obiettivo nei primi anni 2000 dove sensori da 6 mpx sembravano tantissimi e le macchine super professionali ne avevano da 2 a 4.

Come era prevedibile ai bordi/angoli il 17-55 è risultato sempre inferiore agli altri due obiettivi soprattutto perché questi ultimi sono progettati per coprire sensori a pieno formato e quindi, in questo test, sono stati sfruttati solamente per la porzione centrale (quella più performante per ovvi motivi).

Sicuramente il 17-55 non è un obiettivo da acquistare oggi nuovo, ma nel mercato dell’usato è possibile prenderne uno a 500-600 euro, direi che se non si ha intenzione di passare al formato pieno è un’ottica da non sottovalutare!!!

Spero come al solito che il mio breve confronto abbia chiarito le idee o comunque almeno contribuito a chi sta pensando di prendersi un’ottica di questo range focale mantenendo un occhio al portafogli.

Critiche e commenti sono sempre graditi!

 

Buona luce a tutti!!!!

 

Finito di elaborare nel mese di dicembre 2018.