MACRO TEST:

SIGMA 70-200mm F.2,8 EX DG APO MACRO HSM II

VS.

 NIKKOR 105mm MICRO AF.D

 

  

    È un po’ di tempo che avevo intenzione di provare le qualità “macro” del mio sigma 70-200mm f. 2,8 hsm macro sulla mia d300 mettendolo a confronto con un vero obiettivo macro, questo mi ha spinto a fare questo test comparativo, lungi dall’essere considerato altamente scientifico come i test MTF, ma solamente una “prova sul campo” di un’ottica zoom con una specialistica.

 

    Per questo confronto mi sono avvalso dell’ottimo Nikkor 105mm af.d micro.

 

    Prima di iniziare un paio di note propedeutiche, ho deciso di verificare la bontà qualitativa del Sigma confrontando il rendimento allo stesso rapporto di riproduzione prescindendo dalla distanza di lavoro che ovviamente è differente a causa della lunghezza focale diversa, tutti gli scatti sono stati effettuati utilizzando la macchina fissata su cavalletto Manfrotto 055XBN con testa Manfrotto 488rc2 (più precisamente fissando il corpo macchina per gli scatti con il 105 e ancorando l’obiettivo tramite il suo collare per gli scatti con il 70-200 per dare una maggiore stabilità al tutto), tutti gli scatti sono stati effettuati con messa a fuoco manuale tramite live view e scattati con il sollevamento anticipato dello specchio utilizzando un comando a distanza per limitare al massimo le vibrazioni. Gli scatti sono tutti in modalità manuale con un tempo di 1/320 s. compensando la variazione di illuminazione al variare del diaframma impostato con l’uso del flash in ttl.

 

    Passiamo ora al vero e proprio confronto: il soggetto ripreso è una comunissima banconota da 20 euro, ho iniziato con una serie di scatti al rapporto massimo di riproduzione permesso dal Sigma, cioè 1:3 ad una distanza di circa un metro a diaframma f.5,6, f.8, f.11 e f.16, i risultati sono i seguenti ( i file sono denominati con il rapporto di riproduzione, l’ottica e l’apertura del diaframma: esempio 1-3-105-8 sta per rr 1:3 ottica nikkor 105 e diaframma f.8).

 

    Crop 100% al centro (clikkando sulle anteprime si possono vedere i crop a grandezza naturale).

 

 Crop 100% bordo in basso a destra.

 

 

    Considerando il crop al centro del fotogramma ad un rr di 1:3 il Sigma, pur essendo meno definito, non sfigura nei confronti di un’ottica specialistica come il 105mm, notoriamente molto nitida, neanche impostando un diaframma piuttosto aperto come f. 5,6. Purtroppo non si può dire la stessa cosa se si esaminano i crop dei bordi dei fotogrammi, infatti, anche a f. 16 il Sigma ha un decadimento qualitativo sia per definizione che per contrasto rispetto al nikkor che ha un rendimento ottimo dal centro ai bordi. Nello zoom si nota inoltre una considerevole aberrazione cromatica tendente al rosso dove il colore dominante del soggetto è l’azzurro, vero è che considerando il fotogramma nel suo insieme e non a forti ingrandimenti tali difetti sono ovviamente molto attenuati tanto da non essere quasi percepibili se non ad un attento esame. In conclusione ad un rr di 1:3, se vengono ripresi soggetti che si concentrano nella parte centrale del fotogramma, anche con il sigma si ottengono risultati soddisfacenti soprattutto considerando che la distanza di lavoro è di circa un metro ragion per la quali in certi casi  è preferibile al nikon con una distanza di lavoro ben inferiore. Si pensi ad esempio a soggetti “difficili” come insetti che si spaventerebbero all’eccessivo avvicinarsi.

 

Passiamo ora alla prova con un rr di 1:2.

    Dato che il Sigma non raggiunge questo rapporto di riproduzione ho utilizzato un tubo di prolunga Kenko da 36mm frapponendolo tra il corpo macchina e l’obiettivo. In questo modo ho potuto focheggiare ad una distanza inferiore alla distanza minima permessa dall’obiettivo ottenendo il risultato voluto raggiungendo un rr di 1:2.

    I risultati sono i seguenti:

 Crop 100% al centro

 

 

Crop 100% al bordo in alto a destra.

 

 

     A questo rr si cominciano a vedere le differenze tra una lente specialistica ed una no anche nel crop al 100% del centro del fotogramma, il 105mm è già buono a f.5,6 e migliora al chiudersi del diaframma fino a diventare nitidissimo a f.16. Il Sigma è discreto a f.5,6 per migliorare a f.8 e f.11, senza mai raggiungere la qualità del macro, per poi peggiorare visibilmente a f.16 dove si inizia a manifestare il problema ottico della diffrazione che ne riduce l’incisività del dettaglio impastando l’immagine.

 

    Venendo al crop al 100% del bordo la differenza è nettissima a favore del nikkor anche se nei fotogrammi scattati con il 105 i crop rappresentano proprio l’angolo estremo in alto a destra rispetto a quelli degli scatti del Sigma che sono meno “estremi”.

    Direi che il nikkor ha una resa uniforme dal centro al bordo anche al rr di 1:2 non eccessivamente definito a f.5,6 per migliorare progressivamente al variare del diaframma impostato fino ad essere estremamente definito e dettagliato a f.16. Il Sigma è piuttosto scarso ai bordi, migliora leggermente, come è ovvio, man mano che si chiude il diaframma, ma l’aumentare della definizione coincide con l’aumentare dell’aberrazione cromatica pur essendo quest’ultima meno evidente, a mio parere, di quella presente nel crop del bordo a rr 1:3 precedente.

 

 Rapporto di riproduzione 1:1

    Veniamo infine al confronto al fatidico rr 1:1 che corrisponde al massimo fattore di riproduzione del nikkor utilizzato come paragone nel test.

    Come appena detto il 105mm viene usato senza accessori aggiuntivi mentre per il Sigma oltre al tubo da 36mm, è stato utilizzato anche un moltiplicatore 2x della stessa Sigma.

 

Crop 100% al centro

 

Crop 100% al bordo

 

 

    Anche a questo rr la differenza è notevole a favore del Nikkor 105 sia al centro che ai bordi, anche in questo caso il crop 100% dei bordi è stato ricavato dall’estremo angolo in alto (questa volta però a sinistra) dei fotogrammi scattati con il macro mentre il crop per il Sigma è stato ritagliato da una zona meno “periferica” dei fotogrammi. La caduta di luce pur essendo visibile anche nei precedenti confronti ai diversi rr è qui evidentissima tali da rendere gli scatti con il sigma estremamente scuri e bui.

 

    Sia per quanto riguarda il centro che i bordi il 105 ha una buona nitidezza già a f.5,6 per migliorare sensibilmente fino a f.16, mentre il Sigma è molto meno nitido, la migliore qualità la si ottiene tra f.8 e f.11 per poi peggiorare per l’insorgere della diffrazione come già detto in precedenza.

    Negli scatti con il Sigma, soprattutto a questo rr, si nota la sensibile ed evidente caduta di luce via via che si chiude il diaframma cosa che invece non è percepibile se non marginalmente con il Nikkor.

 

 

CONCLUSIONI

 

    Il Sigma è certamente una buona lente soprattutto se si considera il rapporto qualità prezzo, ma malgrado la dicitura “macro”, di macro a mio avviso ha ben poco, è una buona lente per altri tipi di fotografia. Permette riprese ravvicinate con rr 1:3 ad una distanza di circa un metro, caratteristica utile per riprendere insetti piuttosto schivi che scappano facilmente, denotando una buona qualità al centro che però non è mantenuta fino ai bordi,

    Personalmente non andrei oltre tale rapporto di riproduzione, a meno che non si possa proprio evitare, per i seguenti motivi:

-        innanzitutto perché comporta l’utilizzo di tubi di prolunga o moltiplicatori, il che in linea di principio non sarebbe un problema particolare, ma il tutto comincia a diventare piuttosto ingombrante e di non agile gestione;

-        l’utilizzo di questo obiettivo per la fotografia macro presuppone praticamente sempre l’impiego di un cavalletto altrimenti i risultati saranno sicuramente afflitti da micromosso;

-        la qualità a rr superiori a 1:3 non è tale da consigliarne l’utilizzo considerando anche il fatto che la diffrazione, già piuttosto evidente a f.16, e l’aberrazione cromatica ai bordi si fanno notare (dato che come tutti sanno per le foto macro si utilizzano diaframmi molto chiusi……………).

 

    Spero che il mio contributo sia stato di aiuto a chi stava o sta valutando la possibilità di acquistare questa lente anche per la fotografia macro evidenziando i pregi ed i difetti che la caratterizzano in questo tipo di utilizzo.

 

Commenti e critiche sempre ben accette!!!