CONFRONTO:

 

Nikkor Ai.s 300mm f/4,5 Ed If

 

Nikkor Af-s 300mm f/4,0 E Pf Ed Vr  

 

 

Benvenuti a questo mio nuovo test “empirico” di ottiche di casa Nikon.

Più precisamente il confronto di oggi è tra due ottiche da 300mm con quasi la medesima apertura massima di diaframma:

- il Nikkor Ai.s 300mm f. 4,5 Ed If

- il Nikkor Af.s 300mm f. 4,0 E Pf Ed Vr dotato di schema ottico che contempla una lente di Fresnal.

 

La scelta di questa ottica per il confronto con il vecchio 300mm "manual focus" è dovuta al fatto che volevo cercare di dare un'alternativa all'incirca delle stesse dimensioni e dello stesso peso, è evidente che il nuovo modello con lente di Fresnal, sotto certi aspetti non è paragonabile al suo predecessore, li separano oltre un trentennio di progettazione credo.......ma lo scopo di questo confronto è capire se spendendo pochi euro si può avere un buon 300mm relativamente luminoso e "trasportabile", tralasciando chiaramente af e stabilizzazione.................., insomma capire se la resa ottiche è ancora attuale oppure è ormai un oggetto da tenere nell'armadio!!!

In verità la lente di Fresnal non è una novità in campo ottico, si usa nei fari marittimi forse da secoli, né in campo fotografico, già Canon in tempi non sospetti produsse degli obiettivi con tale tecnologia (mi ricordo che sicuramente commercializzò un teleobiettivo 400mm f. 4,0 se non sbaglio, e credo anche altre focali minori), ma non fecero molto breccia e quindi non si diffusero molto.

In effetti, quando anni fa Nikon decise di sostituire il suo ormai celeberrimo 300mm f. 4,0 af.s con un nuovo modello stabilizzato che sfruttava tale tecnologia, ci furono molte incertezza tra gli addetti ai lavori, dubbi che furono dissipati alla messa in commercio di questo obiettivo e dai primi test sul campo: la qualità ottica del suo predecessore era ottima e difficilmente si poteva superare, la nuova versione si dimostrò otticamente all’altezza con gli ulteriori vantaggi derivanti da un efficace stabilizzatore (non presente nella versione che andava a sostituire) e da dimensione e peso sensibilmente inferiori.

 

Tralasciando ulteriori considerazioni circa il nuovo modello, che in questo test è solo pietra di paragone, dire di concentrarsi sul vecchio 300mm che invece è l'oggetto di questo confronto.

Innanzi tutto mi corre l'obbligo di precisare che di questo obiettivo ne furono costruite e commercializzate due versioni: il Nikkor ai.s 300mm f. 4,5 (qui non considerato) e il, ben più performante, Nikkor Ai.s 300mm f. 4,5 Ed If (oggetto di questo test), di primo acchito si potrebbe pensare che si stia parlando della stessa ottica, ma in verità hanno ben poco in comune se non la lunghezza focale e l'apertura massima del diaframma, la versione Ed If era ed è di qualità decisamente superiore.

Direi di iniziare mostrando gli obiettivi oggetto di questo confronto elencando poi le caratteristiche degli stessi.

 

(le immagini sono prese da internet)

 

Caratteristiche Ottiche

 Focale

  300 mm

 Angolo di campo

  8.3°

 Formato

  FF, APS-C

 Diaframma Max.

  f/4.5

 Lamelle diaframma

  9

 Lenti/Gruppi

  7 elementi in 6 gruppi

 Min. distanza fuoco

  2.5 metri

 Rapporto riproduzione

 

 Funzionalità

 Stabilizzazione

  No

 Focus

  Manual Focus

 AF interno

  No

 Full Time MF

  No

 Costruzione e note

 Anello treppiede

  Si

 Moltiplicatori

  Compatibile

 Diametro filtri

  72 mm

 Paraluce

  In dotazione

 Tropicalizzazione

  No

 Peso

  990 g

 Dimensioni

  80 x 200 mm

 

 

 

 Caratteristiche Ottiche

 Focale

  300 mm

 Angolo di campo

  8.3°

 Formato

  FF, APS-C

 Diaframma Max.

  f/4

 Lamelle diaframma

  9

 Lenti/Gruppi

  16 elementi in 10 gruppi

 Min. distanza fuoco

  1.40 metri

 Rapporto riproduzione

  0.20x

 Funzionalità

 Stabilizzazione

  Si (incorporata nell'obiettivo)

 Focus

  Motore AF a ultrasuoni (Ring-USM)

 AF interno

  Si

 Full Time MF

  Si

 Costruzione e note

 Anello treppiede

  No

 Moltiplicatori

  Compatibile

 Diametro filtri

  77 mm

 Paraluce

  In dotazione

 Tropicalizzazione

  Si

 Peso

  755 g

 Dimensioni

  89 x 148 mm

 

Il confronto è dedicato a tutti i nikonisti che si stanno avvicinando alla caccia fotografica vorrebbero prendersi per la propria fotocamera un’ottica di buona qualità spendendo una cifra modesta ma senza rinunciare alla qualità, magari come primo step prima di passare a qualcosa di più performante ma, anche, ben più costoso, si infatti si può trovare questo 300mm ed if nei mercatini dell’usato o sui siti di commercio elettronico di materiale fotografico usato a cifre inferiori ai 300 euro (se si è fortunati intorno ai 200 euro) in ottime condizioni.

Cercherò di rispondere, come al solito, in modo empirico, confrontando la qualità delle immagini restituite dei due obiettivi a parità di lunghezza focale e di altre condizioni di ripresa.

Per chi ha già avuto occasione di leggere altri miei precedenti articoli sa benissimo che qui non troverà curve mtf, test da laboratorio o cose di questo tipo ma solamente un test “sul campo”, non sono un tecnico e quelle cose le lascio a loro!

Venendo alle premesse tecniche il confronto è stato eseguito utilizzando una Nikon D4 su cavalletto Manfrotto 055, testa a sfera in magnesio Manfrotto MH05M0-q2, scatto remoto ed alzo anticipato dello specchio per ridurre al massimo le vibrazioni.

Per quanto riguarda la compatibilità, ricordo che il vecchio Ai.s è manual focus ed è meccanicamente compatibile con tutte le fotocamere nikon sia digitali che analogiche sin dalla mitica “F”, con le digitali entry level si perde l’uso dell’esposimetro, ma con le digicamere di livello medio e alto l’esposimetro funziona perfettamente e vi è la possibilità di impostare la macchina con la lunghezza focale e con l’apertura massima di diaframma così da avere anche i metadati completi di queste indicazioni (anche se non è fondamentale per l’utilizzo di questo obiettivo).

Il nuovo 300mm è un’ottica af.s quindi con motore di messa a fuoco interno, pertanto può essere utilizzato anche con le moderne macchine del segmento “entry level” non necessitando della “presa di forza” del corpo macchina per la messa a fuoco. Inoltre è della serie “g”, cioè senza la ghiera di diaframma, il quale viene controllato direttamente dalla macchina. Attenzione però, questo 300mm è dotato di diaframma elettronico (come si evince dalla sigla “E” nella denominazione), ciò comporta che con le vecchie macchine fotografiche a pellicola o con digireflex datate non è utilizzabile, quindi, prima di acquistarne uno verificare bene la compatibilità!!!!!

Cercherò, per quanto mi è possibile di fornire il maggior numero di informazioni e dati utili a chi sta leggendo!!

Ora veniamo alla prova comparativa vera e propria: questa è l'area oggetto del test ripresa ovviamente a 300mm. (giusto per avere un’idea del soggetto del test), il confronto è stato eseguito impostando le diverse aperture di diaframma possibili per ogni obiettivo.

Chi ha avuto la bontà di leggere in precedenza altri miei confronti già sapranno che, per un confronto il più attendibile possibile ho fotografato la medesima scena, ho poi provveduto ad estrapolare i crop del centro e degli angoli dalle immagini così da poterli affiancare e mostrarli a paragone. Per facilitare la fruizione di questo test anche a chi non ha un collegamento internet velocissimo non ho inserito le foto direttamente nel testo del confronto ma, clikkando sotto, potrete vedere ed eventualmente scaricare liberamente tali confronti con crop al 100% senza ridimensionamenti né alcun tipo di post produzione, i file in raw sono semplicemente come usciti dalla macchina eccezion fatta per un aumento dell’esposizione di circa mezzo stop per tutte le foto, la correzione è stata necessaria visto la giornata estremamente nuvolosa in cui sono state scattate le foto del test. 

 Confronto CENTRO dei fotogrammi

Confronto BORDO dei fotogrammi

Confronto ANGOLO dei fotogrammi

 

A questo punto avrete visto con i vostri occhi la differenza qualitativa delle immagini restituite dalle ottiche oggetto di questo test, ma mi permetto ugualmente di fare alcune considerazioni.

 

Confronto al “centro” ed al “bordo”

Al centro ed al bordo del fotogramma le prestazioni dei due obiettivi sono ottime, con una definizione eccellente.

A tutta apertura il vecchio 300mm è più pastoso rispetto al nuovo, ma già chiudendo di uno stop (f. 5,6) le differenze si assottigliano sino ad essere impercettibili da f. 8 in poi, entrambe le ottiche alle aperture minori perdono gradualmente definizione a causa della diffrazione ma sfido chiunque a capire quali foto sono state scattare con il vecchio ai.s senza vedere i metadati attentamente!!!

Direi che al centro ed al bordo la prova è decisamente soddisfacente!!!

 

Confronto all’ “angolo”

All’angolo il nuovo 300mm è più definito rispetto al vecchio ai.s che risulta un pochino più “morbido” a tutte le aperture, sicuramente sente sulle spalle il peso della progettazione di un, seppur ottimo, schema ottico, ma che ormai è piuttosto datato in confronto a quello  del nuovo 300mm.

Una cosa però che salta subito all’occhio nel confronto agli angoli delle foto è la sensibile maggior caduta di luce del nuovo 300mm rispetto al vecchio ai.s soprattutto a tutta apertura!!

Ciò sta a dimostrare la bontà dello schema ottico del vecchio modello.

 

Ad onor del vero, la vignettatura non è più un gran problema nell’era del digitale dato che basta un clik per correggere il “difetto”, i software di post produzione più evoluti hanno già incorporati la correzione specifica per quasi tutte le ottiche moderne (ed anche meno moderne in verità), inoltre le fotocamere stesse possono correggerlo direttamente in macchina in fase di ripresa intervenendo via software.

Di seguito due scatti eseguiti con il vecchio ai.s a mano libera, con soggetto a diversi km di distanza, sia a f. 5,6 che a f. 11, prima intera inquadratura ridimensionato e poi crop al 100% del centro.

(Intero fotogramma)

 

(F. 5,6)

 

(F. 11)

 

 

Tenuto conto anche della limpidità dell’aria, direi che la definizione del vecchio 300mm è di senza dubbio di assoluto rilievo anche per i parametri di oggi!!!!

 

DISTANZA MINIMA DI MESSA A FUOCO

Come si è avuto la possibilità di leggere nelle caratteristiche tecniche dei due obiettivi sopra riportate, i 2,5 mt dell’ai.s rispetto ai 1,4 mt del nuovo modello comportano un indiscusso vantaggio del 300 vr, anche se per avifauna o caccia fotografica in genere questo aspetto è spesse volte piuttosto trascurato in quanto di scarsa importanza, raramente si scatta a distanze così brevi.

Di seguito due scatti a pieno formato senza ritagli, solo ridimensionati, per dare la possibilità a chi legge di rendersi conto della differenza di campo inquadrato alla minima distanza di messa a fuoco dai due obiettivi.

(Ai.s)

 

(Af.s vr)

 

 

CONCLUSIONI

 

In conclusione mi sento di dire che:

- il nuovo 300mm è un obiettivo più di “azione”, è un obiettivo per caccia fotografica itinerante che ti puoi permettere di portare nello zaino anche per le escursioni in montagna più impegnative, con un ottimo stabilizzatore di immagine ed un notevole autofocus. La sua distanza minima di messa a fuoco piuttosto ridotta (1,4 mt.) ne fa un buon alleato anche per scatti in close up, cosa che non si può dire per l’ai.s che ha una distanza minima di maf a 2,40 mt. come si è avuto occasione di far notare in precedenza.

- il vecchio 300mm ai.s, pur essendo un’ottica che ha sulle spalle diversi decenni, restituisce delle immagini ottime difficilmente riconoscibili da quelle del nuovo 300, anche questo è un obiettivo che ti puoi portare in escursioni, ma sicuramente oggi è destinato ad un uso “più meditato” non potendo disporre di stabilizzatore e, soprattutto, non è autofocus.

La sua costruzione interamente metallica, da “carro armato”, come si usava un tempo, lo rende un compagno fedele per ogni situazione, essendo interamente meccanico non ha problemi connessi all’elettronica. Il nuovo 300mm è si più leggero (circa 240 g.) ma è interamente costruito in policarbonato, di metallo in vista non ce n’è!!!

Infine una cosa che personalmente ho sempre gradito negli obiettivi, è la presenza del paraluce di metallo telescopico del 300 ai.s, non lo si può smontare, è leggerissimo, di conseguenza lo ha sempre a portata di mano, a differenza dei paraluce dei moderni obiettivi (300mm oggetto di confronto compreso) di plastica che si innestano al contrario sulla baionetta frontale degli obiettivi.

In conclusione mi sento di dire che il vecchio 300mm ai.s ed if in questione, tutto considerato, è un ottimo obiettivo per iniziare ad avvicinarsi alla fotografia all’avifauna e alla caccia fotografica in genere spendendo veramente poco, certo c’è di meglio, obiettivi con af più o meno performanti e con stabilizzatore di immagine, ma il costo si moltiplica e/o decuplica, il rapporto tra qualità di immagine e prezzo di acquisto di questo vecchio 300mm credo sia imbattibile, basti pensare che, in questo test, se è battuta ad armi quasi pari con il nuovo 300mm vr il cui prezzo credo si aggiri intorno a 1700/1800 euro!!!

Spero come al solito che il mio breve confronto abbia chiarito le idee o comunque almeno contribuito a chi sta pensando di prendersi un’ottica di questo range focale mantenendo un occhio al portafogli.

Critiche e commenti sono sempre graditi!

 

Buona luce a tutti!!!!

 

Finito di elaborare nel mese di giugno 2021